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Don Piermauro Valoti, prete tra i più rappresentativi del clero bergamasco nella prima metà del Novecento, fu un intelligente protagonista del cattolicesimo popolare, fedele ai valori della tradizione e capace di vivere un rapporto nuovo con il proprio tempo, in campo sociale e politico. Papa Giovanni ebbe con lui un fraterno legame di amicizia per tutta la vita. Costretto a lasciare la direzione de "L'Eco di Bergamo" nel 1938, in un anno di forti e sofferte tensioni per le crescenti prepotenze del regime fascista, don Valoti fu nominato parroco di Chiuduno, dove rimase fino al termine della vita. Visse da prete di misericordia e di perdono, fedele e coerente, obbediente al vescovo. Morì a Roma nel 1963, dove si era recato per la beatificazione del beato Luigi Maria Palazzolo di cui aveva scritto la biografia. Introduzione di Ezio Bolis.