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Un nuovo aspetto dell'impegno pastorale svolto con i giovani da parte di Giovanni Battista Montini emerge in riferimento al mondo scout. Ha un ruolo non indifferente nella rinascita dello scoutismo cattolico e nella promozione del guidismo negli anni tra il 1943 e il 1944. Assistente scout lui stesso, fin dal periodo in cui è sostituto della Segreteria di Stato Vaticano, esprime una valutazione positiva del metodo e ne rileva le potenzialità educative. Anzi, ne offre una rilettura originale che contribuisce a superare pregiudizi e stereotipi diffusi, anche in ambito cattolico, nei confronti dell'educazione scout. Ne interpreta in modo profondo lo spirito, dimostrando non solo stima e simpatia per la proposta formativa, ma anche una profonda conoscenza della stessa. E la manifesta anche nei vari discorsi tenuti in occasione degli incontri con scout e guide milanesi durante il periodo in cui è Arcivescovo e poi nel corso del Pontificato, quando ha modo di rivolgersi anche a quelli delle varie associazioni presenti nel mondo.