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Heinrich Denifle (1844-1905), è stato un insigne medievista, archivista, studioso della mistica tedesca e di Lutero. I suoi meriti scientifici furono riconosciuti da numerose università, tra cui quelle di Innsbruck, di Münster, di Cambridge, che gli avevano conferito il titolo di doctor honoris causa; e varie accademie, come ad esempio quelle di Berlino, Göttingen, Praga, Vienna, Parigi, poi, lo avevano annoverato tra i propri soci.I suoi contributi ai vari aspetti della storia del periodo compreso tra il 12 e il 16 secolo e, poi, alle vicende delle Università medioevali, sono stati decisivi e su di essi si è innestata, non di rado, la ricerca ulteriore. Qui si vuole mettere l'accento su di un aspetto finora quasi del tutto trascurato della sua formazione. L'intento di fondo è quello di offrire un contributo per la chiarificazione del suo rapporto con Brentano e di dare alla stampe, nella sua interezza e con ampio apparato critico, il carteggio che finora ci è pervenuto. Denifle nel 1862, dopo il suo ingresso nell'Ordine domenicano, ebbe come compagno di noviziato Brentano. Quei pochi mesi di convivenza nel convento di Graz furono decisivi per il suo successivo cammino intellettuale e personale, come risulta chiaramente da varie testimonianze. Il quadro espositivo delineato in questo volume serve a colmare una lacuna, di cui è quasi superfluo sottolineare la gravità. Infatti, il carteggio intercorso tra i due autori, che va dal 1867 al 1871, vista l'importanza dei temi affrontati e degli autori presi in esame, pone in risalto aspetti finora semplicemente obliterati, e cerca di chiarire un capitolo fondamentale di una storia che riguarda tutta la cultura europea in una sua fase di profonda trasformazione, con eventi culturali che hanno connotato un'epoca e sono a monte di non poche correnti ed indirizzi filosofici (ma anche teologici) tuttora operanti e che da Brentano o da Denifle in un modo o nell'altro hanno tratto l'abbrivo.