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Intento del volume è quello di presentare in forma sintetica il pensiero di J. Derrida. L'aggettivo "sintetico" deve essere inteso in un duplice significato. Innanzitutto nel senso di "parziale": di fronte ad una produzione come quella del filosofo francese (più di cinquanta volumi, centinaia di articoli, decine di interviste ed interventi vari), questo saggio sceglie di soffermarsi solo su alcuni dei termini e delle questioni che hanno impegnato la complessa opera derridiana. Tuttavia queste pagine articolano una lettura che intende essere sintetica soprattutto nel senso di "essenziale": attraversando la riflessione che Derrida ha sviluppato attorno a concetti come quelli di scrittura, traccia, disseminazione, decostruzione, differenza, aporia, impossibilità, ecc., il testo di Petrosino fa emergere quell'"infaticabile ed appassionata interrogazione sull'eventualità dell'evento" che rappresenta la cifra stessa del pensatore francese. In tal senso: "Che cosa significa e come è possibile essere rigorosi con un termine/concetto come quello di "evento"? O ancora più radicalmente: come il modo d'essere dell'evento obbliga a ripensare la natura stessa del logos e la forma di razionalità ad essa adeguata?"