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Questo volume di Tullio Tentori (1920-2003) è un libro in cui la storia di un antropologo si fa vicenda in evoluzione di una disciplina giovane dentro le scienze umane. L'antropologia culturale era una disciplina "strana" quando l'autore ne parlava e ne scriveva, negli anni '50 e '60, ampliando il concetto di cultura a tutti i beni materiali e immateriali che costituiscono ed esprimono forme creative di attività umana, concezioni del mondo, tradizioni, valori, credenze. È questa l'antropologia culturale moderna, ora insediata, per largo merito di Tullio Tentori, in tutti gli atenei italiani. Tra i suoi libri: "Antropologia culturale", "Il rischio della certezza", "Il pregiudizio sociale", "Educazione alla pace". Emerge da questo dato l'incidenza del suo pensiero e del suo insegnamento, che ha avuto al centro la proposta di una cultura del rispetto dell'altro, dell'accoglienza, della solidarietà, della pace. Questo volume autobiografico, curato dalla moglie Silvana e dal figlio Alberto, testimonia con grande forza comunicativa il percorso di un uomo-antropologo che, con originalità e generosità, e mosso da una forte tensione etica, ha fatto della vita terreno di ricerca e della ricerca esperienza di vita.