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Atteso da tempo, il primo volume del Catalogo Generale di Claudio Cargiolli presenta 450 opere abbracciando un arco temporale di oltre mezzo secolo, dal 1968 ai giorni nostri. "Essenza per palati fini": così definisce la pittura di Cargiolli il curatore del volume Giovanni Faccenda, un'affermazione comprovata dalla produzione di un artista dotato di tecnica insuperabile, che dipinge utilizzando uno speciale visore per realizzare particolari quasi invisibili a occhio nudo. Surrealismo e metafisica collimano nell'opera di Cargiolli, che secondo il curatore trova le origini di una figurazione abitata dall'incanto nel Realismo magico di Donghi, di Cagnaccio di San Pietro, di Oppi e nell'aristocratica stagione degli anni Venti di Casorati. Sospensione temporale, aura, nitore dell'immagine e bellezza evocativa costituiscono, per Cargiolli, ordini imprescindibili e invitanti viatici mentali, luoghi di visite elette piuttosto che di sterili emulazioni. Testi di Giovanni Faccenda, Massimo Bertozzi, Guido Oldani, Pier Carlo Santini, Cesare Orler.