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Poeta e artista dall'inesauribile vena creativa, con questa testimonianza dal carattere autobiografico Alfredo Lucifero rievoca momenti della sua giovinezza che si sono intrecciati con le vicende storiche della seconda guerra mondiale tra Firenze, Pisa, Asciano e Roma. Ad Asciano e alla villa di famiglia in particolare sono legati i ricordi più forti: l'occupazione nazista, la fucilazione di quattro partigiani ma anche l'arrivo degli Americani, che nella villa posero il loro quartier generale. L'opera presenta inoltre disegni di Andrea Schepisi e fotografie dell'Archivio Lucifero. Completano il volume alcune poesie di carattere intimistico, due delle quali dedicate dall'autore ai propri genitori. Il volume è curato da Lia Bronzi, profonda conoscitrice della produzione di Lucifero, che si è avvalsa della collaborazione editoriale di Enrico Taddei.