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Nel 1834 Schelling rompe un lungo e tormentato silenzio con la sua Prefazione alla traduzione tedesca dei Fragments Philosophiques di Victor Cousin, dove presenta la nuova filosofia "positiva" con la quale intende conciliare empirismo e razionalismo. Ma il breve scritto gli fornisce anche l'occasione per lanciare, dietro le osservazioni rivolte a Cousin, una pubblica e veemente accusa a Hegel, che «si è ritirato nel mero pensiero, avanzando l'assurda pretesa che "il concetto sia tutto e non lasci nulla fuori di sé"», e al suo sistema filosofico. Oltre al saggio introduttivo dei curatori - Francesca Botticchio e Renato Pettoello - sono qui raccolte le traduzioni del testo di Schelling e della Prefazione di Cousin alla seconda edizione francese dei Fragments Philosophiques, indispensabile per comprendere pienamente le parole del filosofo tedesco.