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Se di per sé il discorso filosofico mira all'essenza, il movimento del pensiero dei Maestri talvolta giunge a un tratto in cui l'argomentare stesso si fa rarefatto. Di qui il Breviario come "discorso breve" sull'Essere che ci orienta fra le parole eterne della filosofia (verità, principio di non contraddizione, a priori/a posteriori, analogia e partecipazione, contingenza e divenire) e l'esistenza. Una prova del pensiero, e un'opera concisa, auspicata dallo stesso Gustavo Bontadini: parlare dell'Essere sgranando uno a uno i luoghi in cui esso si affaccia - dolore e finitezza, alterità e trascendenza, persona e libertà - e avendo cura della sua origine e destinazione universale, o trascendentale. Ne sortisce un disegno armonico dei pensieri di una vita dedita alla fatica del concetto, che procede di proposizione in proposizione sull'esempio di Aristotele. La domanda metafisica è domanda che investe il destino dell'uomo: pensare l'Essere implica e supera il nostro sentimento del nulla, ed è, a un tempo, apertura antropologica all'Altro.