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Il volume nasce dalla missione della Comunità di Sant'Egidio per il dialogo fra le diverse religioni e confessioni, fra credenti e non credenti, e dalla sua attenzione alla storia delle radici cristiane nel Medio Oriente dal tempo apostolico. Una presenza oggi sempre più problematica, di qui l'incidenza dell'emigrazione: lasciare il Paese d'origine per trovare un futuro altrove. Un fenomeno che non riguarda soltanto i cristiani, in condizione di pericolo permanente e non, ma tutto il mondo arabo. E se invece il loro futuro fosse lì? Che apporto può offrire in questo senso il cristianesimo? Esso stesso deve meditare sul rischio di chiudersi alle sfide del presente, collaborando a diffondere un senso di rispetto della diversità. Una scommessa che coinvolge ogni minoranza, per il suo valore nell'equilibrio di una società che condivide la volontà di arginare i fondamentalismi. Il confronto fra autorevoli personalità musulmane e cristiane sulla più urgente attualità mediorientale e sul suo destino ne evidenzia la peculiare identità: per la rara, e storicamente data, densità multietnica e multireligiosa il Medio Oriente potrà diventare un modello di convivenza, nelle diverse fedi, per il mondo intero, se solo accetta la sfida di ripensare se stesso come bacino di coltura di un pluralismo reale.