Il male radicale in Kant di Jaspers Karl; Celada Ballanti R. (cur.); Celada Ballanti R. (cur.) - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Il male radicale in Kant

  • Autore: Jaspers Karl
  • Editore: Morcelliana
  • Isbn: 9788837224820
  • Categoria: Filosofia occidentale moderna
  • Numero pagine: 88
  • Data di Uscita: 16/02/2010
  • Collana: Il pellicano rosso. Nuova serie
8,00 €
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Da dove proviene il male?, si chiede Kant. Il male è radicale, è inscritto nell'uomo proprio in quanto libero. Una prospettiva con la quale la filosofia contemporanea non ha potuto esimersi dal fare i conti - si pensi alla dialettica tra radicalità e banalità del male come costante interrogazione nel pensiero di Hannah Arendt. Una domanda che Jaspers già aveva preso sul serio, rispondendo alla Arendt: "questo male è banale, non il male". Perché il male ha una natura così problematica da non potersi ridurre a opposizioni. La stessa radicalità di cui parla Kant non va intesa come un 'corpo estraneo' con cui giustificare la tensione fra caduta originaria e libero arbitrio dell'uomo. Jaspers si spinge oltre l'idea di libertà: il male è enigma e di esso si può dire solo dove non può avere fondamento. Non appartiene alla sensibilità - perché non siamo padroni delle nostre inclinazioni naturali - né alla ragione che è depositaria della legge morale. Il male, come figura del limite umano, in queste pagine pare persino dischiudere all'uomo la possibilità della 'grazia': essa non è forse anche guadagnata dall'uomo, e non solo gratuitamente 'data' da Dio? Una prospettiva che pone Jaspers nel solco del pensiero religioso liberale.

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