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Come interpretare il "ritorno della religione" nella società post-secolare rispetto al fatto del relativismo e dell'ateismo? Come si declinano, al di là delle derive fondamentaliste, religione e scienza, religione e società, religione e politica? Domande che conducono nel cuore della problematicità intrinseca al religioso, a cui Hermann Lübbe risponde in queste pagine cristalline attraverso la categoria di "funzionalismo". La religione ha una funzione specifica e resistente alle critiche dell'Illuminismo perché, a differenza di scienza, tecnica e politica, trova senso e validità universale proprio nel riconoscere la casualità dell'esistenza, in quanto è "prassi di superamento della contingenza" - un'idea mutuata dai grandi sociologi. Una definizione di religione che non contraddice la sua pretesa di verità, ma rende possibile pensare la verità in maniera plurale, senza assolutizzarla né renderla indifferente.