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Che significato ha la preghiera, dal punto di vista antropologico? Quale funzione esercita nel complesso della vita spirituale? Perché la sua efficacia si presenta rinnovata e accentuata per la psiche dell'uomo della nostra età? Questi sono i primi interrogativi cui risponde Guardini in un'opera non volta ad una indagine teologica di scuola, ma indirizzata a chiarire significato, forma, valore, condizioni, manifestazioni diverse, difficoltà della preghiera, e ad accostarne le ricchezze alle anime assetate dell'«acqua viva». L'Autore ci aiuta a cogliere la sostanza perenne dell'orazione: la lode, la adorazione, il ringraziamento di fronte a Dio del pensiero e della fede, alla Trinità beata; la venerazione di Maria e dei Santi; la preghiera individuale e inventiva e quella ricevuta e tradizionale; la liturgia e la preghiera popolare. Le precisazioni sottili, le analisi fini e sfumate, l'equilibrio armonioso delle pagine rivelano l'esperienza spirituale, sia personale che nella cura d'anime, oltre all'approfondimento dottrinale; la vibrazione interiore, la partecipazione, d'una serietà quasi drammatica, come spesso avviene in Guardini, tengono lontano tanto aridità didascaliche, quanto emozioni «edificanti».