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"Skintecture", "Springtecture", "Rooftecture" sono alcuni dei nomi coniati da Endo per sintetizzare i caratteri formali e strutturali delle sue architetture siano esse diafane e poetiche pensiline ferroviarie, piccoli e aggrovigliati padiglioni, o case private il cui tratto distintivo, innovativo e personale, risiede nella scelta del materiale: economico, standardizzato, resistente, duttile, polivalente, riciclabile. Negli ultimi dieci anni l'opera di Endo si è evoluta e rinnovata, incarichi di rilievo lo hanno spinto verso organismi architettonici più complessi che ha dato origine a nuove forme espressive accompagnate dalla ricerca su nuovi materiali e soluzioni tecniche. Tra le opere di rilievo realizzate negli ultimi anni ricordiamo: il crematorio di Osaka Taishicho, lo stadio per il tennis e hub logistico della protezione civile Miki, il centro di controllo e rifugio anti-tsunami del porto di Futura, Minamiawaji, tutti nella prefettura di Hyogo. Il volume introdotto da saggi di Hiroyuki Suzuki e Frédéric Migayrou e da una selezione di scritti recenti di Shuhei Endo, presenta in modo esaustivo circa quaranta opere tra progetti e realizzazioni.