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Dolce, in Sicilia, significa più dello zucchero, del miele, del passito. È più degli ingredienti di una cassata o di un cannolo. Rappresenta il vertice di una piramide alla cui base convivono armoniosamente l'arte, la tradizione, il territorio e la cultura del Mediterraneo. È il saper vivere, godendo dei doni di una terra opulenta e generosa: delizie del palato create per accompagnare i riti del pasto, così trasformato ogni giorno in convivio. Dolce è il risultato di millenni di influenze culturali e multietniche. Non esiste nel calendario una ricorrenza storico-religiosa che non sia legata a un dolce, dalle kubbaite ai sammartinelli, alle ossa di morto, tutto annegato in un buon vino. Stesso dicasi per le arti figurative, che hanno attinto ampiamente ai simboli del dolce, per regalarci ritratti e caratterizzazioni, spesso memorabili. Come il mondo, anche il Dolce evolve. Verso nuovi orizzonti fatti di corretta alimentazione, equilibri di sapore e ingredienti, armonia tra palato e salute. L'inventiva straordinaria dei maitres pàtissiers e dei vinificatori siciliani genera ogni giorno nuove interpretazioni di antiche formule, senza mai rinunciare al gusto impareggiabile che da tempi immemori caratterizza i prodotti della Dolce Sicilia.