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L'importante libro d'arte andava ad affiancare altre celebri prove con l'intento di alimentare il dibattito in favore di "una nuova sintesi delle arti", e a questo fine, negli stessi anni, il catalogo dell'editore parigino ospita autori quali Lèger, Matisse e Picasso. Electaarchitettura, a oltre cinquant'anni di distanza, pubblica l'edizione anastatica del volume che riproduce fedelmente la bellezza e la ricercatezza dell'originale, arricchita con la trascrizione e la traduzione dei testi. Il libro venne concepito in parallelo a Le Modulor (1950 e 1955) negli anni della ricostruzione postbellica, con l'intento di ricercare una nuova sintesi tra architettura e arti plastiche, alla luce del progressivo maturare dell'idea circa la natura ineffabile dello spazio. Il volume chiude con il saggio storico-critico di Juan Calatrava che pone opportunamente in relazione quanto nel Poéme si legge e si osserva con i massimi capolavori lecorbusieriani del dopoguerra, Ronchamp e Chandigarh.