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Il filo conduttore è, questa volta, il "Tempo interiore", il nucleo irradiante l'opera di Freud. L'entrata in campo della psicanalisi crea infatti nei vari linguaggi dell'arte il bisogno di una rappresentazione soggettiva della temporalità intesa come campo di un vissuto personale e non soltanto razionale; l'espressionismo di Kirchner, l'astrattismo di Kandinskij e di Klee, il surrealismo di Breton, Dalì, Ernst, il monologo interiore di Joyce ne sono un esempio. Il volume è diviso come il primo in sezioni tematiche: musica, teatro, cinema, arti visive, new media, fotografia, letteratura, affidate a noti intellettuali specialisti in materia, e si conclude con un saggio di sintesi e raccordo dell'ideatore dei progetto. Ogni saggio è accompagnato da "medaglioni", brevi interventi affidati ad artisti e studiosi che indagano un autore, un'opera o un aspetto della contemporaneità legato alle sezioni tematiche. Introduzione di Franco Rella.