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Oltre 500 opere tra cui 60 dipinti, 270 stampe, 100 libri di illustrazione, 70 disegni e alcune lettere autografe del maestro ai suoi editori: questa l'incredibile quantità di opere e documenti raccolti da musei e collezionisti di tutto il mondo per allestire la mostra del 1999 a Palazzo Reale. Da allora l'interesse suscitato intorno a Hokusai (1760-1849), artista e poeta prolifico, non si è assolutamente sopita e in un clima di continuo interesse viene ripresentato il volume che ne ripercorre la storia e l'intera produzione. Le 36 vedute del monte Fuj, tra cui "La grande onda" divenuta un vero e proprio simbolo dell'arte giapponese, la ricchezza di stili che emerge in un arco vitale relativamente breve, la varietà di temi impressionante per un solo artista, ma anche gli influssi del maestro nell'arte occidentale nel periodo del japonisme. L'opera di Hokusai è un viaggio attraverso lo stile, la tradizione e la cultura giapponese, ma anche una riflessione sulla ricerca artistica, la libertà e l'umanità di un personaggio nell'interpretazione che ne diedero artisti e letterati parigini dell'Ottocento. Un mito senza tempo, per citare Hokusai stesso: "a cento anni avrò forse veramente raggiunto la dimensione del divino e del meraviglioso".