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Procedendo attraverso 2000 anni di storia, con insoliti accostamenti tra arte classica e contemporanea, archeologia e cronaca dei nostri giorni, Bonami rilegge l'arte in un'ottica attuale e anticonformista, creando un divertissement ironico e colto allo stesso tempo. "Chi afferma che l'arte, ossessionata solo dal mercato, non ha più impatto sulla società, s'informi meglio e più che altro si chieda se non è la società, superficialmente coinvolta con il mondo, a non avere più impatto sull'arte". Autore irriverente, giammai storico dell'arte - come ama sottolineare - piuttosto un lettore attento della contemporaneità e profondo conoscitore delle sue forme di espressione artistica, Francesco Bonami propone un approccio nuovo e personale alla storia dell'arte stessa e a quelle che sono diventate icone nel nostro immaginario collettivo. Dialogano tra di loro ben 260 immagini, che spaziano dall'Antico Egitto alle odierne immagini di cronaca: tra analogie e contrapposizioni, Bonami rilegge il passato nell'ottica dello spettatore contemporaneo. L'effetto provocato dal gigantismo della Sfinge di Giza viene paragonato alla scultura di dimensioni abnormi del contemporaneo Ron Mueck; la Cacciata dal Paradiso di Masaccio trova un'inaspettata corrispondenza nel gesto aggressivo di un calciatore per il quale provoca una caduta dall'olimpo delle celebrità. L'autore affronta così, grazie al confronto di opere molto distanti tra loro per data e tipologia, l'arte e la nostra percezione.