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Scelto da François Pinault, imprenditore e magnate francese, per realizzare il centro d'arte contemporanea Punta della Dogana, Tadao Ando continua, con il restauro della Dogana da Mar, storico edificio del XV secolo, il lavoro iniziato a Venezia con la riqualificazione di Palazzo Grassi. Il volume è la storia di un intervento conservativo e muove da un'indagine sulla nascita del progetto di trasformazione dei magazzini di Punta della Dogana in una nuova sede espositiva, in grado di combinare in sé memoria e innovazione e di riportare l'antico a funzionalità ed estetica contemporanee. Per Punta della Dogana Ando interviene in modo misurato, conservando la forte personalità del luogo nel pieno rispetto dell'impianto architettonico originario: coerente con il passato e in linea con il presente, l'architetto disegna un'alternanza di setti in cemento armato che organizzano gli spazi espositivi e valorizzano, per contrasto, materiali e elementi della struttura preesistente. Il volume, illustrato da un ricco apparato fotografico che documenta l'evoluzione del cantiere fino all'opera conclusa, è completato dalle interviste a committente e architetto nelle quali ciascuno si racconta. La visione dell'arte contemporanea e dell'architettura nel mondo attuale trova una realizzazione necessaria e coerente nell'opera di Tadao Ando e nell'attività espositiva di Pinault.