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Dopo le sculture e i bassorilievi, è finalmente sistematizzata in un catalogo ragionato l'intera opera grafica di Fausto Melotti (1901-1986), tra i maggiori esponenti della scultura astratta del Novecento italiano. I due volumi sono arricchiti da importanti saggi critici di Giulio Paolini e Sergio Risaliti e completi di foto di repertorio e riproduzione dei lavori. Gli studi di ingegneria e la formazione musicale sono riflessi nella purezza formale delle sue composizioni che uniscono rigore geometrico a forza espressiva. La leggerezza del suo tocco e la complessità dei suoi lavori hanno portato Italo Calvino a definirlo l'Acrobata invisibile. Gli elementi geometrizzanti, le figure lineari e l'assoluta purezza formale contraddistinguono lo stile dello scultore, tuttora celebrato sulla scena artistica internazionale come confermano le retrospettive proposte dall'istituto Italiano di Cultura (maggio 2008) e da Acquavella Galleries (aprile 2008) di New York insieme alla mostra della galleria Stein di Milano (maggio 2008).