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«Il nuovo libro di Silvio Mignano porta un bellissimo titolo: se il deserto sia quello dell'ora, ossia della partizione di tempo che dobbiamo quotidianamente riempire di vita, oppure quello del nunc, dell'oggi, dell'adesso, è - forse - chiarito solo molto avanti nel libro, in un testo importante, Dipingere nell'amnesia: ma in realtà credo che le due interpretazioni possano convivere. Il libro tiene fede alla bellezza e al molteplice significato del suo titolo, in quanto anche questo terzo libro di Mignano è pieno di nunc e di hic (la terza delle quattro sezioni, d'altronde, si intitola Occupare spazio): dei tanti luoghi evocati, vissuti, letti, riletti e interpretati, nella vasta esperienza della vita (anzi, delle tante vite) dell'autore, ma anche dell'intreccio tra luoghi e tempi, lontani ma non remoti, tutti presenti alla vigile volontà di una voce spesso, più che lirica, narrante di tenere insieme le fila, di contemplare la sopravvivenza dolorosa ma certa nel "deserto"...» (Dalla prefazione di Rossano Pestarino)