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"Libro de poemas" (Libro di poesie) rappresenta l'esordio poetico di Federico García Lorca. Uscito nel 1921, quando il poeta aveva ventitré anni, non ebbe allora una particolare risonanza se non nelle persone a lui più vicine. Eppure, ben oltre i limiti connessi in genere con un'opera giovanile, "Libro de poemas" è già pienamente rappresentativo del mondo poetico di García Lorca e comprende senza alcun dubbio alcune fra le sue più belle poesie. Se dunque, come è stato sostenuto, è ancora in parte un poeta alla ricerca della propria voce, quello che scrive queste poesie, in parte molto più cospicua assistiamo qui al prorompere di un talento poetico straordinario e incontenibile, generoso e profondamente vitale, legatissimo alla musicalità del verso, caratteristica costante, quest'ultima, di tutta l'opera lorchiana; né va dimenticato a questo proposito che proprio la musica è stata alla base della prima formazione artistica di Federico. Un'opera dunque giovanile e «azzardata, una pubblicazione improvvisata a caldo, di quelle che, se non sbocciano a un certo punto, poi non nascono più», come scrive Valerio Nardoni nella prefazione; ma anche e soprattutto il geniale prodotto di un inimitabile stato di grazia che qui diamo nella sua completezza, e che ci permette di osservare da vicino il laboratorio di uno dei più grandi poeti del Novecento.