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"Il racconto di Koni" rappresenta la prima stesura di "Resurrezione", il grande romanzo cui Tolstoj lavorò per molti anni fino alla versione finale apparsa nel 1899. "Il racconto di Koni" costituisce così la trama essenziale dell'opera definitiva, ma si può leggerlo anche come romanzo a sé, sia per lo stile rapido e conciso che lo caratterizza, sia perché il finale di questa prima narrazione è differente da quello del romanzo nella sua forma definitiva: qui l'interesse di Tolstoj si appunta quasi esclusivamente sul rapporto tra i due protagonisti, Nechljudov e Katuska, rapporto che si conclude con il loro matrimonio e con l'uomo che segue la moglie in Siberia, fino al finale trasferimento a Londra. Come scrive Mario Pomilio nella prefazione, «la Katuska di questa prima stesura... non ha bisogno d'attendere gli sviluppi e le amplificazioni cui verrà assoggettata al momento della stesura definitiva di Resurrezione per meritare di collocarsi a non grande distanza dalle maggiori creazioni femminili di Tolstoj, come Anna Karenina e la Natasa di "Guerra e pace"». Prefazione di Mario Pomilio.