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La voce poetica di Andrés Sánchez Robayna è una delle più importanti e solide del panorama spagnolo dei nostri giorni, e anche delle più particolari: la forte tensione etica ed esistenziale dei suoi versi, infatti, non indugia mai su una concettualità verbosa e poco concreta, ma si esprime in tutta la sua intensità e nitidezza attraverso immagini, suoni, luci e ombre della sua isola e del dialogo con altre terre (come Cuba, la Grecia, l'Italia, luoghi ricchi di affetti, di arte, di tempo). È poesia di presenze, di percezioni, sempre giocata sulla sottile linea fra visibile e invisibile, e sempre diretta alla ricerca del senso delle cose e dell'esserci (e del non esserci più). "Dell'ombra e l'apparenza" prosegue il percorso già iniziato con le altre raccolte, e in particolare con "Il libro, oltre la duna" uscito in questa stessa collana; ma dove là era la rammemorazione a recuperare il senso nuovo delle cose, qui al centro sta la contemplazione: il poeta, come un pellegrino, percorre il mondo prestando ascolto alla costante chiamata della bellezza, e insieme interrogandosi se ci siano parole capaci di far fronte alla fugacità del tutto, a quell'annullamento finale che induce a considerare la realtà come mera apparenza e a scoprire, al di là della luce che tale realtà rivela, un'ombra senza confini. Prefazione di Juan Goytisolo.