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L'infanzia si nutre di paesaggi che persistono nel corso di tutta l'esistenza, paesaggi che la memoria continua a riproporre anche quando si crede di averli abbandonati per sempre. Le opere degli scrittori, come scrive Olivier Rolin, "non scaturiscono da un'unica origine, ma da un groviglio di origini", e fra queste proprio i paesaggi "originari" che hanno visto crescere e che hanno dato una "forma" alle prime scoperte ed esperienze di ciascun individuo. Questo volume è il risultato di una serie di viaggi attraverso le opere, i luoghi, il tempo. Scritto nel 1999, l'interesse dell'autore si è concentrato su cinque grandi scrittori nati nello stesso anno del secolo precedente: Jorge Luis Borges, Ernest Hemingway, Yasunari Kawabata, Henri Michaux, Vladimir Nabokov. Cinque scrittori fondamentali del Novecento, "dispersi" fra loro da una geografia vasta come il mondo intero e "ricollegati" da Rolin, che ha voluto rileggerne le opere confrontandole con la fisicità dei loro luoghi d'origine. Questa edizione è arricchita da fotografie e da due incisioni di Gianni Stefanon.