Tab Article
La società mobile, liquida, interconnessa presuppone e richiede una velocità sempre più elevata nel movimento di persone, merci e informazioni, ma produce retroazioni. È la faccia della globalizzazione meno esplorata e invece cruciale. Senza le grandi navi dell'industria dello shipping non ci sarebbe l'economia globale delle merci progettate in America, prodotte in Cina e distribuite nel mondo. Senza informatica distribuita e mezzi di consegna istantanea non ci sarebbe l'economia di Amazon. Senza le piattaforme digitali non ci sarebbe il gigantesco mercato della grande distribuzione organizzata. Senza treni ad alta velocità non ci sarebbe la circolazione di persone tra grandi città che ha cambiato il modo di vivere e di lavorare. Si è quindi compiuta in pochi anni una mutazione storica: dall'industria di massa dell'automobile alla mobilità informazionale, cognitiva, personalizzata del nuovo secolo. Con impegni di capitali e tecnologie, consumo di risorse ambientali e impatti sull'ecologia e sulla vita quotidiana e l'identità delle persone. Aspetti di un fenomeno più grande e sottile, quello dell'accelerazione sociale. Che produce anche alienazione e disintegrazione. E oggi richiede un radicale ripensamento causato dalla pandemia. Verso quali mete l'intera società è messa alla rincorsa? Il volume esplora l'economia della velocità, i saperi tecnici che la rendono possibile e i paradossi sociali e ambientali che ne derivano.