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Il volume, promosso dall'Archivio Scanavino, è dedicato alla produzione ceramica di Emilio Scanavino, a cento anni dalla nascita dell'artista. Scanavino - tra i protagonisti della cosiddetta generazione informale e del movimento spazialista affermatosi all'indomani della seconda guerra mondiale - si è dedicato per oltre trent'anni alla definizione, attraverso una riflessione sul segno, di un altro alfabeto e di un'altra lingua, non da leggere ma da decifrare. Anche i lavori ceramici - spesso trascurati perché assorbiti all'interno della sua più ampia produzione scultorea - si inseriscono pienamente in questa ricerca. Il volume, che presenta sessanta opere tra terrecotte smaltate e ingobbiate, maioliche e oggetti in metallo prodotti tra l'inizio degli anni Cinquanta e la fine dei Sessanta, consente dunque di riflettere sul suo rapporto dell'artista con la ceramica policroma di approfondirne l'indagine sulle problematiche formali connesse. Accompagnato da un testo critico del curatore, il volume è completato da apparati biografici.