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Il volume racconta la stagione straordinaria ma ancora poco conosciuta dell'Espressionismo svizzero, attraverso capolavori dell'arte del primo Novecento provenienti da tutta l'area geografica elvetica, inclusi il Ticino e la Svizzera francese. Il movimento si sviluppò gradualmente in varie aree geografiche del paese, tanto da definire approcci espressivi e tendenze stilistiche differenti tra loro. In Svizzera la poetica espressionista assunse diverse declinazioni grazie alla nascita di gruppi di artisti: Der Moderne Bund vicino a Lucerna, il collettivo Rot-Blau a Basilea, prossimo all'esperienza tedesca di Die Brücke, Le Falot a Ginevra e il gruppo dell'Orsa Maggiore ad Ascona. Non mancarono nel panorama artistico elvetico straordinarie figure femminili come quella di Alice Bailly e artisti che perseguirono una ricerca individuale senza aderire ad alcun gruppo. Oltre al ritratto e al paesaggio, l'interesse di questi artisti si rivolge, come altrove in Europa, a temi forti del presente, dalla politica alle questioni sociali, alla sofferenza della guerra, affrontati attraverso un'estetica dura e l'utilizzo di colori forti e simbolici.