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Tutti i luoghi del Vittoriale di Gabriele d'Annunzio, dalle stanze della Prioria ai diversi siti dei giardini, sono costellati di motti, in italiano (spesso antico), in francese e spagnolo, ma in prevalenza in latino, che per la loro collocazione e la loro evidenza grafica non sfuggono all'attenzione e alla curiosità dei visitatori. Ma anche tutta l'opera del Vate, in prosa e in versi, dai romanzi al teatro, dalle raccolte poetiche alla memorialistica degli anni del ritiro sul Garda, dai messaggi di guerra e di Fiume alle lettere, è fittamente disseminata di motti analoghi, esibiti anche su un'infinità di supporti, dalla carta da lettere agli ex libris, a francobolli, medaglie, gioielli, argenteria varia, manifesti, volantini, cartoline, frontespizi, copertine. Il volume fornisce per la prima volta la traduzione e l'interpretazione di tutti i motti presenti nella cittadella dannunziana sul Garda e della maggior parte degli altri, indicandone nel contempo le fonti letterarie negli autori classici, latini e greci, nei poeti italiani, nelle sacre scritture e in particolare in opere dell'impresistica rinascimentale e barocca di cui d'Annunzio si sente in qualche modo erede e continuatore. Completa l'opera un approfondimento su D'Annunzio, i motti e la grafica applicata che illumina il rapporto di d'Annunzio con gli artisti che lo hanno affiancato nella ricerca di un'arte integrale che unisse parole e immagini. Introduzione di Giordano Bruno Guerri. Saggio di Francesco Parisi.