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Michele Sambin (Padova, 1951), musicista, pittore, uomo di teatro, cineasta e pioniere della videoarte, conduce da decenni una ricerca che ha il suo fulcro principale nel rapporto tra immagine e suono. Il volume prende in esame l'opera complessiva dell'artista a partire dall'installazione videofotografica Il tempo consuma, rielaborazione e aggiornamento di tre opere realizzate da Sambin alla fine degli anni settanta. L'archè e la téchne sono i due poli verso cui oscilla l'immaginario dell'artista, laddove la tecnica - che si incarna di volta in volta in un dispositivo (pittorico, scultoreo, installativo, filmico, sonoro, performativo) - non si pone come principio generatore di tutte le opere, né tanto meno come fine ultimo, bensì come paradigma, punto di vista da cui rivelare l'essenza stessa delle cose. Il catalogo, corredato da un ricco apparato di illustrazioni a colori e in bianco e nero, è scandito dalle "videomemorie" dell'artista stesso, che ripercorrono in forma di diario le tappe principali della sua attività, ed è integrato dai contributi critici di importanti studiosi di livello internazionale.