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Il lavoro di Maria Cristiana Fioretti ci rivela come il colore sia un'opera aperta, capace di intrecciare, suggerire nuove narrazioni. La sua pittura trae ispirazione dalla letteratura, dal cinema, dall'architettura, dalla moda, dal design, predisponendo il nostro sguardo a visioni plurime, per configurare orizzonti sempre nuovi, carichi di significati inediti. L'acqua e l'aria, elementi principali dei suoi paesaggi psichici-emozionali, attraverso il colore danno forma al sentimento, all'essenza, alla bellezza misteriosa della natura. Testi: Raffaella Resch, Jacqueline Ceresoli, Guido Curto, Hugues de la Touche, Gisella Gellini, Xu Jin, Ida Terraciano Milano, Acquario civico, febbraio-marzo 2020.