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Il volume indaga l'ampio lavoro pittorico e plastico dell'artista comasco Mario Radice (Como, 1898-1987), tra le figure più complesse nel panorama del primo astrattismo italiano e progettista, teorico, critico d'arte, curatore di mostre e saggista, mirando soprattutto a ricostruire ciò che della sua arte è andato perso. La sua prolifica attività non si limita infatti alla produzione pittorica, ma si arricchisce di nuove esperienze progettuali, soprattutto attraverso la collaborazione con gli amici architetti, tra cui Giuseppe Terragni, Cesare Cattaneo e Ico Parisi. Il progetto mette in luce per la prima volta il lavoro sinergico tra Radice e i tre architetti comaschi, espressione delle tre arti scultura, architettura e pittura, documentando le loro opere con immagini fotografiche d'epoca, plastici, scritti, disegni preparatori e studi su carta - tra cui molti inediti - che approfondiscono il rapporto ideativo, progettuale e di collaborazione dei protagonisti.