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Quello di Fabio Nicotera è un mondo in attesa, è un mondo di frontiera, ma anche di incanti e di stupori preziosi. Pittore e scultore dalla vocazione profonda e necessaria, questo artista custodisce un pudore inconsueto che lo porta a non esibire mai l'impronta personale ed esistenziale della pennellata o della modellazione virtuosistica. Usando colle, resine, vetro e altri materiali artificiali in pittura e argilla, chiodi, catini di plastica, colle viniliche e muschio nelle sculture e lasciando un ampio potere agli accidenti dovuti al caso nel corso del lavoro, l'artista crea spazi amniotici o grembi in cui regna incontrastata l'inesausta vitalità del colore, di volta in volta denso e compatto come un lago ghiacciato o trasparente come un velo d'acqua, oppure smaltato, opalescente, traslucido o misteriosamente opaco. Così le sue opere sono luoghi dalle infinite potenzialità, dove tutto può ancora accadere, gioiosamente o drammaticamente.