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Nel 1884 Claude Monet, a metà esatta della sua vita, soggiornò per tre mesi in Riviera, a Bordighera e Dolceacqua, fra gennaio e aprile, e colse di questa regione gli aspetti più affascinanti e certamente amati dagli impressionisti: la vegetazione, il mare e soprattutto la luce. Per lui, uomo del Nord, nato a Parigi e cresciuto a Le Havre, fu il primo approccio con la luce e la natura mediterranee. Ne scaturì un lavoro intenso che segnò anche una svolta nel percorso artistico del pittore francese: la sua tavolozza, già chiara in quel momento, continuò a evolvere, guadagnando lucentezza e intensità. Doveva rimanere poche settimane, soggiornò invece tre mesi e produsse trentotto tele, fra cui Le Château de Dolceacqua, Vallée de Sasso, effet de soleile Monte Carlo vu de Roquebrune, qui documentate assieme a una serie di opere di pittori attivi in Riviera nello stesso scorcio di secolo e a inedite immagini fotografiche che testimoniano l'esuberante vegetazione della costa di Ponente e l'elegante frequentazione inglese e francese della città di Bordighera.