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La Pop Art è stata un fenomeno mondiale, esploso negli anni Sessanta negli Stati Uniti e in Europa - e diffusosi rapidamente anche nel resto del mondo - che ha rivoluzionato il rapporto tra creazione artistica e società, registrando l'attualità in modo neutro, fotografico, adottando gli stessi modelli della comunicazione di massa per la realizzazione di opere d'arte. In questo senso, la fotografia è stata, per gli artisti Pop, non solo una fonte di ispirazione, ma un vero e proprio strumento di lavoro, una parte essenziale della loro ricerca. A partire dallo storico collage fotografico di Richard Hamilton "Just what is it that makes today's homes so different, so appealing?" del 1956, unanimemente considerata come la prima opera compiutamente Pop, passando per le celeberrime Marilyn di Andy Warhol, tratte da una fotografia, il volume - curato da Walter Guadagnini - racconta la storia di questo rapporto attraverso circa 180 opere tra quadri, fotografie, collage, grafiche, che evidenziano la varietà e la straordinaria vivacità di questa vicenda. Tra gli autori in catalogo, oltre a quelli già ricordati, anche Robert Rauschenberg, Jim Dine, Ed Ruscha, Joe Goode, Peter Blake, Allen Jones, Joe Tilson, Sigmar Polke, Wolf Vostell, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Franco Angeli, Michelangelo Pistoletto e tanti altri. Tra i fotografi presenti, si citano Ugo Mulas - con le storiche serie dedicate alla Biennale di Venezia del 1964 e ad Andy Warhol - l'americano Ken Heyman, autore dei primi scatti iconici della Pop newyorchese, e l'inglese Tony Evans, fotografo dei protagonisti della Swinging London dei primissimi anni Sessanta.