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L'imponente bellezza del "Cristo" di Sant'Eutizio del Museo Piersanti di Matelica affascinò tutti i più grandi studiosi dell'arte romanica attivi nel Novecento: Lionello Venturi, Pietro Toesca, ma anche Gesa De Francovich ed Enzo Carli. È la scultura lignea più importante delle Marche appenniniche e dimostra la ricchezza culturale dell'area montana del Centro Italia già dal XII secolo. È l'inizio e il punto più alto della linea diversa dello "stile 1200": un mondo che non è più romanico ma non è ancora gotico, e che riscopre il classicismo e ama le superfici che vibrano in senso plastico ed elegante. Si schiude così uno dei secoli più straordinari dell'arte europea. Le Marche e l'Appennino ne sono partecipi e ne declinano i principi in maniera identitaria e spesso bellissima.