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"Un paese", concepito nel 1952 da Cesare Zavattini e da Paul Strand, ha visto la pubblicazione nell'aprile del 1955 per l'editore Einaudi ed è stato tra i primi fotolibri italiani a poter essere ritenuto tale per l'intento progettuale in relazione al testo e alle immagini grazie all'accuratezza della grafica e della realizzazione, oltre che per il valore poetico e descrittivo. È stato considerato, e continua tutt'oggi a esserlo, uno dei classici della storia della fotografia. La critica ha definito "Un paese" un prezioso documento perché ha inaugurato una nuova modalità d'indagine e ricerca, aprendo inediti orizzonti sull'Italia minore del dopoguerra, storie raccontate dalla voce di un figlio di quella terra divenuto ormai celebre scrittore, sceneggiatore e regista di fama internazionale, indagate e descritte dallo sguardo di uno dei maggiori fotografi americani allora viventi. Allo stesso tempo il libro esamina il passato, quello della tradizione contadina, in particolare di Luzzara e della pianura Padana, in stretta relazione con la modernità, creando un dialogo tra passato e presente. Il volume ripropone le immagini di quel lavoro, affiancandole agli scatti di Gianni Berengo Gardin - che insieme a Zavattini realizza "Un paese" vent'anni dopo nel 1976 - Luigi Ghirri, Stephen Shore, Olivo Barbieri fino alla ricerca artistica di Claudio Parmiggiani, a dimostrare come "Un paese" sia stato fonte di ispirazione per diversi autori, fotografi, scrittori e artisti.