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Fin dalla sua apertura nel 1988 il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato ha intrapreso la raccolta e l'incremento di una "collezione permanente": una sintesi non esaustiva ma significativa dell'arte dell'ultimo mezzo secolo, il cui carattere peculiare è la varietà di generi e l'eterogeneità di forme e materiali, tipiche delle ricerche artistiche postmoderne su cui è incentrata la raccolta. Essa è formata in prevalenza da lavori plastici, grandi sculture, installazioni e ambienti, dipinti, lavori fotografici e video, realizzati dagli anni cinquanta del novecento fino ad oggi. Nell'insieme queste opere costituiscono il primo patrimonio pubblico dell'attualità artistica in una terra come la Toscana, attenta a favorire sviluppi artistici e attiva nel promuovere esperienze culturali.