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Negli anni della maturità, Carlo Scarpa (Venezia, 1906 - Sendai, 1978) trova nell'istituto bancario veronese un committente ideale che gli consente di realizzare un'opera estremamente complessa, una delle poche di nuova costruzione da lui realizzate. Nell'organismo architettonico ogni parte è definita con acribia attraverso numerosi disegni; in particolare, le facciate sono un costante riferimento all'architettura antica e al tempo stesso presentano un lessico estremamente moderno coniugato alla cura assoluta del dettaglio. Il volume narra la genesi della fabbrica e il contributo dei collaboratori - in primis Arrigo Rudi - che, dopo l'improvvisa scomparsa del Maestro in Giappone, hanno condotto a termine l'edificio, e documenta il recente restauro delle facciate (2013-2014), diretto da Walter Rossetto.