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In occasione del restauro, la tavola raffigurante la Madonna della Cintola del pittore fiorentino Benozzo Gozzoli (1420/21-1497) è stata analizzata sotto i diversi aspetti artistici, iconografici e conservativi, individuando le qualità particolari che ne fanno un unicum. L'opera si rivela all'avanguardia per la tipologia dell'ancona quadrata - preferita al tradizionale trittico a scomparti in uso in Umbria nel 1450 - e per la struttura lignea di concezione avanzata, che ne ha permesso un'ottima conservazione. La qualità pittorica del dipinto permette di riconoscere il giovane Benozzo come il vero erede del Beato Angelico, con il quale aveva lavorato nella Cappella Niccolina in Vaticano, sia nell'impianto aggiornato e rinascimentale della pala, sia nello splendore aggraziato della Vergine e degli angeli, come pure nell'attenzione miniaturistica dei dettagli, testimonianza di un gusto ancora tardogotico. Il volume è completato da apparati biografici e da una bibliografia essenziale.