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Questo libro a soffietto presenta cinquanta fotografie dell'artista finlandese Esko Männikkö (Pudasjärvi, 1959). Scattate tra il 1991 e il 2013, queste fotografie sono tratte da numerose serie del "cacciatore di immagini" finlandese, dalla celebre Female Pike, centrata sulle figure di uomini soli delle aree più remote intorno a Helsinki, fino alla più recente Blues Brothers, omaggio alle sculture funerarie dei cimiteri. Centrali nella poetica di Männikkö sono il tempo come presenza/assenza, il magistrale uso della luce e l'estrema attenzione alla dimensione compositiva, che conferiscono ai suoi lavori una sorta di sospensione metafisica. Questi elementi hanno ricondotto il suo lavoro, da parte di certa critica, alla ritrattistica rinascimentale e alle qualità tonali, compositive e luministiche dei dipinti di Vermeer. Le cornici, recuperate nei mercatini o realizzate su misura con legno di riuso, costituiscono parte visiva essenziale dell'opera. Soggetti favoriti nelle sue fotografie sono oggetti, luoghi, persone e stili di vita autentici, a lui familiari, che riflettono al contempo tratti universali dell'umanità. Il volume è introdotto da un testo di Maija Koskinen, profonda conoscitrice del lavoro dell'artista.