Tab Article
A cinque anni dall'apertura al pubblico del museo creato da Cesare Lombroso (Verona, 1835 - Torino, 1909), questo volume ripercorre la storia del museo antropologico-criminale torinese, insieme a un'ampia presentazione delle sue celebri collezioni. Sorto all'epoca dell'unificazione italiana come collezione privata di un giovane studioso che divenne noto per le sue teorie sul delinquente-nato, e caduto poi in un cono d'ombra a seguito del completo superamento delle teorie scientifiche sottese, è stato riscoperto a partire dagli anni '70 come straordinario deposito di beni culturali e di testimonianze della cultura positivistica di fine Ottocento. Dalle ricerche condotte sui suoi materiali, è stato possibile ricostruire la vicenda di celebri reperti e si è potuto cogliere appieno il valore delle collezioni, che annoverano, tra gli altri, disegni e sculture di art brut, fotografie giudiziarie e spiritiche, corpi di reato, ritratti, ceramiche e studi sui tatuaggi, in un intreccio quasi inestricabile tra saperi diversi.