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Il volume ripercorre attraverso circa ottanta opere - di cui tre inedite - la storia di Antonio Ligabue (1899-1965), uno dei pittori italiani più controversi e imprevedibili del Novecento. Un percorso cronologico che copre i suoi tre diversi periodi stilistici e indaga al contempo il rapporto tra arte e follia. Ligabue è un randagio della cultura, un uomo libero interiormente che alla vulnerabilità emotiva congenita ha unito grandi tragedie personali vissute nell'infanzia e nell'adolescenza. Un pittore coerente, fedele solo a se stesso, capace di interagire con il flusso continuo, irregolare e talvolta estremo delle emozioni che sentiva dentro di sé. La sua lucida alterazione mentale lo porta a violare ogni schema, ad andare oltre ogni consuetudine, ad assecondare in modo attivo le sue nevrosi. Lucida follia? Genialità compulsiva? Incontrollabile e passionale vena creativa o una fusione tra le dimensioni della realtà e del sogno? Tante sono le domande a cui si cercherà di dare una risposta per comprendere la genialità dell'artista, inserita in una forma cerebrale tutt'altro che prevedibile.