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Josef Albers (1888-1976) è uno dei massimi esponenti dell'astrattismo geometrico del Novecento. Dopo aver esordito come artista figurativo, entra al Bauhaus dove rimane più a lungo di qualsiasi altro esponente. In seguito emigra dalla Germania negli Stati Uniti per insegnare alla scuola sperimentale Black Mountain College e alla Yale University. Le sue opere rivelano una particolare attenzione all'economia della linea e alla precisione dell'articolazione, insieme alla deliberata esclusione della soggettività da una pratica artistica tutta dedicata a rivelare le verità universali ed eterne dell'esistenza terrena. Nel 1963 Albers pubblica Interaction ofColor, un testo che eserciterà un'enorme influenza e che è stato tradotto in dodici lingue, è utilizzato in tutto il mondo e uscirà presto in formato digitale. Nel 1970 è il primo artista americano vivente cui il Metropolitan Museum of Art di New York dedica una mostra antologica personale, concentrata in particolare sugli Omaggi al quadrato, una serie di dipinti alla quale si dedica fino alla morte, avvenuta nel 1976. Josef Albers. L'arte come esperienza: i metodi di insegnamento di un maestro del Bauhaus nasce da un'idea di Samuele Boncompagni e di Atlante Servizi Culturali per la Pinacoteca Comunale di Città di Castello, con l'intento di sottolineare il rapporto tra arte e insegnamento nell'esperienza di Josef Albers. La mostra presenta più di un centinaio di lavori inediti di allievi di Albers, provenienti dal Bauhaus...