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Tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo, nelle strade delle città di un'Italia che si sta aprendo all'era moderna, fanno la loro apparizione - e rapidamente si diffondono - i primi manifesti pubblicitari, eccezionali strumenti di promozione del nuovo "vivere". I forti colori, i contrasti cromatici, che nascono dal pennello dei grandi illustratori dell'epoca come Cappiello, Mauzan, Dudovich, Codognato, Metlicovitz o Boccasile, catturano l'attenzione di un pubblico sempre più attento ai nuovi prodotti. Il gioco, l'allusione, l'ironia, la sperimentazione - in una parola la fantasia diventano così caratteristica principale della comunicazione pubblicitaria italiana, che non ha confronti con quanto si va facendo negli stessi anni nella cartellonistica europea e statunitense, confermando così la vitalità e la portata innovativa della creatività italiana.