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Il volume documenta l'opera di Fernando Garbellotto (Portogruaro, 1955) presentata al Padiglione Italia nella 54esima edizione della Biennale di Venezia. Ispirandosi sia ad Aristotele che a Nietzsche, Garbellotto ha messo in scena attori-ballerini che di notte, in un bosco, danzano come satiri attorno a dodici reti di quattro metri per tre, che, oggetto privilegiato della ricerca artistica di Garbellotto, simboleggiano qui la vita, fatta di miliardi di intrecci di vite. La regia è stata curata da Giancarlo Marinelli, scrittore, regista e sceneggiatore padovano, docente all'Accademia delle Arti di Roma. La musica di prologo ed epilogo è stata composta dalla cantante Elisa su una base di rumori del bosco e canti di uccelli registrati in diverse foreste del mondo. Il volume, composto da quattro sezioni di immagini rispettivamente Immagini di scena, Backstage, Coro e Sonorizzazione Video accoglie i testi di Augustus Ryland, Giancarlo Marinelli e Fernando Garbellotto, ed è completato da apparati biobibliografici.