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Dalla fine del XIX secolo fino alla sua morte nel 1917, lo scultore francese Auguste Rodin fu probabilmente l'artista più famoso nel mondo occidentale. Celebrato in numerose esposizioni in Europa, ottenne il favore dei governanti, degli aristocratici, dei politici, degli uomini d'affari e delle celebrità, da Buenos Aires a Praga. La sua personale notorietà lo rese oggetto di ammirazione ed emulazione, e per decenni esercitò una profonda influenza nell'arte americana, grazie soprattutto all'interessamento di mecenati come Sarah Hallowell e Isabella Stewart Gardner. Pubblicato in occasione di una grande mostra al Cantor Arts Center dell'Università di Stanford, questo importante studio dedicato all'influenza di Rodin in America annovera sculture e acquarelli di grande qualità, molto ammirati dai giovani artisti americani. Ma l'attenzione del volume è anche rivolta al lavoro di scultori americani, come Malvina Hoffman e Lorado Taft, e di artisti che lavorano sulle due dimensioni, come il fotografo Edward Steichen e la pittrice Georgia O'Keeffe, che offrono un chiaro esempio dell'influenza di Rodin e delle successive tendenze artistiche che ne decretarono il superamento. In quasi 400 pagine, Rodin in America offre dunque un'accurata disamina di un aspetto poco conosciuto dell'arte americana, e dà risalto al prezioso contributo di Rodin come scultore.