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Il volume propone le opere di ventuno fra i più noti artisti contemporanei, considerati già dei 'classici', che dialogano con il maestro italiano più famoso nel mondo: Giorgio de Chirico. Sebbene molto diversi fra loro, ognuno sembra porsi in contatto con aspetti della poetica dechirichiana, tracciando un percorso inedito attraverso il quale il lettore è invitato a scoprire l'enigma che accomuna tutti i loro lavori. In essi pare riecheggiare in qualche misura quella 'vocazione' metafisica individuata dallo stesso De Chirico nell'arte italiana di tutti i tempi, e il suo magistero sembra tanto più incisivo e presente quanto inclassificabile e irriducibile a uno schema. Un concetto che il critico Alain Jouffroy coglie appieno quando afferma: "De Chirico è un grande maestro che non ha seguaci. Non raccoglie mai suffragi unanimi. Impensierisce perché si situa al di fuori del presente. Impedisce che intorno a lui si lascino cristallizzare certezze, opinioni, mode pericolose".