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Un viaggio evocativo all'interno del grande cinema di Bernardo Bertolucci, dal primo film, La commare secca (1962), al più recente The Dreamers (2003), attraverso fotografie di scena e fotogrammi. Un cinema introspettivo e al tempo stesso altamente spettacolare, fatto di titoli che sono entrati nella storia della settima arte, quali Il conformista, Ultimo tango a Parigi, Novecento, L'ultimo imperatore, interpretato spesso da attori maiuscoli come Marion Brando, Robert De Niro, Gerard Depardieu, Donald Sutherland, Peter O' Toole, Debra Winger, John Malkovich e tanti altri di fama internazionale. Le immagini viste in successione possono offrire un'unità di intenti e di elementi, che cercano di cogliere l'essenza poetica di questo cinema ricco di molteplici suggestioni visive, letterarie, pittoriche: sommando queste "porzioni" si materializza un discorso sul tempo e sulla sua percezione, idea fondante del cinema di Bertolucci. Restituire senza musica, a volte senza colore, senza dialogo, senza movimento, il significato di un film: questo il primo, non semplice, compito di un fotografo di scena. Un socchiudere gli occhi per inventarsi il passaggio tra una scena e l'altra, un attimo di buio tra un'immagine fotografica e l'altra per sollecitare il ricordo della nostra memoria affettiva di spettatori, ma anche per avere conferma che il regista-autore è una figura ideale ricostruita proprio e unicamente dallo spettatore, che sa riconoscerne lo stile, i segni, le ossessioni.